Walter Meloni se n’è andato oggi. Aveva 72 anni e fino all’ultimo ha combattuto con orgoglio quel male che non gli ha poi dato tregua e che aveva scoperto di avere poco più di un anno fa. Dire che con lui è andato via anche un pezzo importante della storia dell’automobilismo non è corretto, perché quella storia che lui ha scritto in oltre mezzo secolo di attività continua a vivere, ad esistere, oggi ancora più che mai.
Una passione per le corse che ha sempre avuto un ruolo predominante nella quotidianità del grande campione sammarinese. Gli inizi nei rally, come navigatore e pilota, negli anni ’70. Poi l’avventura in pista. Per due lustri aveva corso nella Coppa Renault, ai tempi della gloriosa R5. Quindi il passaggio alle monoposto, prima in Formula Fiat Abarth e successivamente nella Formula 2000, fino ad approdare nelle categorie Turismo, conquistando nel CIVT un terzo posto nella classe N1 nel 2000 e giungendo secondo nella N3 l’anno seguente. Nel 2004 aveva vinto il titolo della Endurance Touring Car Serie e nel 2009 si era imposto nella classe 3.000 del CITE. Solo alcuni dei tantissimi successi.
Nel 1987 aveva inoltre fondato il W&D Racing Team, ancora adesso un nome di riferimento nel panorama delle ruote coperte, nel corso degli anni sempre legato al marchio BMW.
Una passione straordinaria quella di Walter, che era riuscito a trasmettere anche i suoi figli Marilena, Marco e Paolo. E proprio con quest’ultimo, nel 2013 aveva conquistato a Vallelunga, nel Tricolore Endurance, una vittoria storica, perché la prima ottenuta in coppia, padre e figlio appunto.
Uno dei ricordi più belli è ancora più recente: quello dell’affermazione messa a segno a Imola nell’ottobre dello scorso anno, sempre nel CITE, assieme al suo “eterno rivale” Piero Necchi. L’ultima della sua carriera, su una delle piste da lui più amate.
I suo estremo saluto verrà celebrato domani (12 maggio 2015) nella chiesa di Serravalle, alle ore 15.30. Ciao Walter, continuerai a correre con noi…